La scorsa domenica mi sono svegliata con un gran mal di schiena. Alzarsi dal letto è stato faticoso, per non parlare del lavarsi i denti! Chi di voi soffre di mal di schiena sa bene di cosa parlo. Un gesto banale come quello risulta parecchio doloroso, a meno che non abbiate un lavandino molto alto.

La posizione che si assume lavandosi i denti implica il fatto che il busto sia piegato leggermente in avanti. Questo crea una forte attivazione della muscolatura lombare che deve sorreggere il peso del torace e un aumento dello stress a livello dei dischi intervertebrali.

Quella domenica mattina la mia schiena urlava. Non c’era movimento che non mi facesse male e non trovavo una posizione per potermi rilassare. Se sapete di cosa stò parlando probabilmente le avrete provate tutte anche voi. Sdraiati, piedi sullo schienale del divano, seduti, in piedi…Capisco bene la vostra difficoltà! Presa dalla disperazione ho iniziato a fare un po’ di stretching pensando di poter risolvere, almeno in parte, il dolore. Al termine degli esercizi mi sono però ricordata di una cosa importante.

 

A settembre dell’anno scorso avevo iniziato a fare yoga. Non ero molto informata su cosa fosse, cosa implicasse o sui benefici ma, prima di allora, avevo sempre reputato questa disciplina come un’attività sportiva blanda e molto legata alla meditazione. Decisi di provare grazie ad un’amica, anche lei agli inizi.

Abbiamo iniziato prima con lezioni di yoga facili per poi passare ad un tipo di yoga più dinamico e difficile (power yoga). A mia sorpresa mi accorsi che non solo lo yoga non era una disciplina banale e facile come credevo ma che era anche molto faticoso!

Ho praticato yoga costantemente fino alla fine del lockdown causato dal Covid-19. Prima in palestra e poi utilizzando app o video su Youtube. Solo ora mi accorgo di una cosa: per tutti quei mesi io non ho sofferto di mal di schiena. Un caso? Non credo.

Esistono tanti tipi di yoga, dal più leggero al più pesante. Questa disciplina lavora sul corpo tonificando e allungando la muscolatura e mobilizzando le articolazioni. Inoltre, aiuta a rilasciare lo stress incrementando lo stato di benessere. Basta trovare la tipologia giusta di yoga adatto a noi.

Io non sono un’insegnante di yoga ma posso dirvi per esperienza che non è una disciplina da sottovalutare per aiutare a migliorare la lombalgia. Anzi, ha salvato la mia schiena! Non posso assicurarvi che risolverà del tutto il vostro problema perché ognuno di noi è diverso. Il nostro background (traumi, incidenti, fratture, cadute ecc) influenza il nostro corpo, di conseguenza potreste necessitare di un approccio terapeutico differente o di dover aggiungere qualcosa allo yoga. Esistono terapie “standard” che possono andar bene per tutti ma poi ognuno ha un background differente da valutare. [La stessa cosa vale per l’osteopatia. Il trattamento per il mal di schiena è diverso per ogni paziente.]

Ecco perché non posso assicurarvi che vi risolverà completamente il problema ma posso dirvi che, almeno in parte, vi solleverà dal carico di dolore che vi portate dietro e per chi di voi, come me, iniziava a non sopportare più il mal di schiena, si sentirà quasi rinato!

Ricorda: è molto importante trovare il tipo di yoga adatto a te ma è anche importante provare a praticarlo con costanza per almeno 3 settimane prima di poter stabilire se ti fa bene o no. Se provate una sola volta, alla fine della prima lezione vi sentirete probabilmente abbattuti perché non siete riusciti a fare bene le posizioni ma è normale! L’importante è non superare il proprio limite.

Spero davvero che lo yoga possa aiutare almeno alcuni di voi come ha aiutato me.

Tentar non nuoce!

 

Martina.