Ti è mai capitato di bloccarti con la schiena o con il collo?

Se la risposta è si, immagino che tutti i movimenti fossero molto dolorosi e limitati.

Ma ora che il dolore è migliorato o scomparso, come ti muovi?

Dopo un blocco acuto, capita molto spesso che tendiamo a limitare i movimenti o addirittura ad evitarli per non sentire male, anche se il dolore non è più presente.

Questa è una reazione normale perché temiamo di bloccarci di nuovo o di sentire il dolore.

Può essere che ora tendi a girare tutto il busto anziché ruotare solo la testa oppure ti pieghi come se fossi un robot per evitare di flettere troppo la schiena.

Si chiama PAURA DEL MOVIMENTO ed è normale ma, nonostante vi sembri un metodo sicuro per evitare il dolore, non fa altro che mantenere la tensione.

Se mi piego tipo robot, quello che stò facendo è irrigidire la muscolatura e limitare il movimento.

Provate a fare caso, quando siete seduti, se state tenendo gli addominali e la schiena contratti. Se lo state facendo, sappiate che non serve!

Pensate di stare seduti 4 ore mantenendo la muscolatura contratta. È come se teneste un peso sollevato, non avreste dolore alle spalle dopo 4 ore?

Mantenere il corpo in tensione a riposo o durante i movimenti non fa che incrementare la rigidità che porta poi al dolore. Il cervello percepisce “quel” movimento come pericoloso e mantiene la tensione anche quando non è necessaria. È un MECCANISMO DI DIFESA. 

A lungo andare, il muscolo permane in uno stato di irrigidimento che porta all’infiammazione e al dolore, non permettendo la fisiologica guarigione.

Come interrompere questo circolo vizioso?

Innanzitutto è importante ascoltare il proprio corpo nella quotidianità:

– Stò tenendo le spalle contratte?

– Sono seduto/a in modo comodo e RILASSATO?

– Stò contraendo gli addominali e la schiena senza motivo?

Questi sono solo alcuni esempi da cui potete partire.

Tornando ai movimenti “robot”, è importante capire quali sono effettivamente dolorosi e anziché evitarli, adattarli alla propria problematica.

Per esempio: se ho dolore alzandomi dalla sedia, posso provare a farlo in modo diverso quindi sbilanciandomi più/meno in avanti con il busto in modo da darmi uno “slancio”, appoggiare le mani sulle ginocchia e far forza con le gambe, portare le braccia in mezzo alle ginocchia ecc.

Il movimento dev’essere il più FLUIDO e RILASSATO possibile.

Esistono movimenti corretti e scorretti ma ognuno di noi ha un background e una problematica differente quindi un movimento corretto per la mia schiena può non essere quello ideale per voi.

Provate a far caso a queste piccole cose e a modificare qualche movimento e fatemi sapere come va!